Parlami, poeta, di ciò che hai visto!

Ho visto l’umiliazione del corpo

dato che l’idea del frutto proibito

ha corrotto la gioia dell’anima.


E ho visto la tristezza degli occhi

dato che l’idea dell’uomo dannato

ha inquinato la felicità dell’essere.


Poi ho visto la durezza della mano

dato che l’idea della giustizia divina

ha condannato la diversità dell’altro.


E ho visto la freddezza del petto

dato che l’idea delle risorse limitate

ha castrato la ricchezza della vita.


Tuttavia, il lavoro mio di poeta,

è quello di vedere l’anima guarita,

lo scorgere l’essenza dell’essere,

l’osservare la bellezza dell’altro

e individuare la prosperità della vita.



tratto da
Frammenti
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