Posso salutare e posso non salutare!
Mi fissa con aria di sfida.
Io sprofondo in una tasca d’imbarazzo.
Il passaggio è obbligato, le destinazioni ridotte all’osso, le mie abitudini salde come i puntelli all’epistilio.
"Sono venuto a comprare sigarette. Come sempre."
"Beh... almeno saluta quando passi." - brontola mugolando e mi guarda con sempre maggiore diffidenza.
Sono colpevole.
Ho peccato di ineducazione.
Parafrasando mio cognato, disturbato e selvaggio, posso salutare e posso non salutare, la legge non disquisendo.
Dal libro